Un mito avente come soggetto la pendenza, oggetto di studio del clisimetro a traguardi, è quello di Sisifo e la pietra.
Zeus, tradito da Sisifo per aver svelato il rapimento di Egina (figlia del dio fluviale Asopo), condanna il figlio di Eolo a spingere un masso dalla base alla cima di un monte. Tuttavia, una volta raggiunta la meta il sasso rotola nuovamente alla base del monte e questo si ripeterà per l'eternità. Sisifo è costretto, dunque, a percorrere la sua scalata senza mai riuscire a raggiungere l'obiettivo.
Per quanto riguarda l'interpretazione Sisifo può essere paragonato al sole che quotidianamente sorge e tramonta o può rappresentare le onde del mare che si creano e muoiono all'infinito. Lo stesso mito può essere riletto in chiave umana e rappresentare l'aspirazione al potere che di per sé è un qualcosa di vuoto paragonabile alle ambizioni pericolose che allontanano l'uomo dalla saggezza (Lucrezio I sec a.C).
Infine il mito di Sisifo potrebbe ai giorni d'oggi, rappresentare le attività lavorative ripetitive (es. attività a cottimo nelle industrie) che causano spesso alienazione poiché non creative né appaganti.
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