lunedì 23 novembre 2020

#Step 22 - Un manuale d'uso

Gli strumenti che servono a misurare la pendenza di una visuale, si chiamano clisimetri e la livellazione fatta con i clisimetri si chiama livellazione clisimetrica.

Dovendosi determinare la differenza di livello fra due punti A e B posti alla distanza nota D, si fa stazionare su A il clisimetro, si misura l'altezza h dello strumento e, posta verticalmente la stadia sul punto B, si fa su questa la lettura l, mentre nello strumento si legge la pendenza p dell'asse di collimazione. Essendo tg(alfa)=p si ha che la differenza di livello 

d=D*p+h-l

In questa formula se p è espresso in per cento (%), si dovrà porre p/100.

Il clisimetro a traguardi è composto da due pinnule una delle quali è mobile. Tale pinnula viene fatta scorrere con una vite sui montanti verticali di un telaio e aderisce, lateralmente, ad una gradazione munita di nonio, sulla quale è possibile leggere la pendenza in %. A visuale orizzontale e bolla centrata lo zero del nonio deve coincidere con quello della graduazione e lo strumento si usa come livello. 

Immagine tratta dal libro di Vitangelo Calzolaio, Corso di topografia, volume terzo, Bologna, Paccagnella,1968, p.101

La distanza D, se non è nota, può essere misurata indirettamente con il clisimetro usandolo come distanziometro. In questo caso si fa stazionare in A il clisimetro e in B la stadia. Su quest'ultima si fan le letture l1 e l2 (l1<l2) e sullo strumento le corrispondenti pendenze p1 e p2. Indicando con L1 e L2 i punti di incontro delle visuali con la stadia e mandando dal centro O dello strumento l'orizzontale che incontra in B' la verticale di B, essendo OB'=D, si ricava dai triangoli rettangoli OB'L2 e OB'L1:

B'L2=Dp2

B'L1=Dp1

Sottraendo membro a membro ed essendo B'L2-B'L1=L1L2=l1-l2

l1-l2=D(p1-p2)

Quindi si ricava D:

D=(l1-l2)/(p1-p2)

Ponendo questo valore in d=D*p+h-l si ricava 

d=((l1-l2)/(p1-p2))p1+h-l1 oppure d=((l1-l2)/(p1-p2))p2+h-l2

Per il clisimetro è necessario verificare la scala delle pendenze. Per far ciò occorre fare letture a visuale orizzontale (p=0) e letture l1, l2, ecc... con diversa inclinazione, ricavati p1=(l1-l0)/D e p2=(l2-l0)/D (e cosi via per tutte le letture) come rispettive pendenze visuali, ciascun valore si dovrebbe avere esattamente sulla scala delle pendenze in corrispondenza di ciascuna lettura. Delle eventuali differenze si tiene conto trascrivendo la correzione da apportare ai valori della scala letti durante le operazioni.

Bibliografia:
- Vitangelo Calzolaio, Corso di topografia, volume terzo, Bologna, Paccagnella,1968

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